Il giardino di Monet a Giverny, un angolo di paradiso nel nord della Francia

Se, come me, amate gli impressionisti e vi piace viaggiare, questo articolo è ciò che fa per voi: visitiamo insieme il Giardino di Monet.
Siete in cerca di una meta per le prossime vacanze? Amate l’arte, la natura, il buon vino e vi piace sorseggiarlo al sole? Vi suggerisco un viaggio sulle orme degli impressionisti, in Normandia. Si tratta di una ridente cittadina in cui Claude Monet visse buona parte della sua vita, un posto dall’ atmosfera magica: Giverny.
Sommario
Giverny e i luoghi di Monet
Giverny conta poco più di 500 abitanti, è un piccolo borgo colorato, pieno di profumi e fiori che ci ricordano ad ogni angolo i quadri di Monet. Per visitarla basta una giornata, si può girare in bicicletta e ci sono tanti posti incantevoli dove mangiare un boccone prima di tornare a casa o in albergo. Vari i luoghi legati alla figura del pittore: la fondazione Claude Monet, il museo degli impressionisti, l’antico hotel Baudye, il suo roseto. Il giardino e la casa di Monet però sono di gran lunga i più suggestivi. L’impressione è quella di essere trasportati dentro uno dei suoi quadri, ci si immerge in un’altra dimensione e il tempo rallenta come per incanto.
Il Giardino di Monet
Nel 1893 Monet entra in trattativa con la città di Giverny per acquistare un appezzamento di terreno sul quale vuole far sorgere lo stagno delle ninfee. La sua abilità come giardiniere è sensazionale, tanto da arrivare quasi ad eguagliare quella di pittore. Tra il 1893 e il 1894 nello stagno vengono collocate diverse specie di ninfee, tra cui la ninfea rosa, e i fiori di loto.
Questo incredibile giardino può essere paragonato ad una sinfonia della luce, dell’acqua e della vita.
Col susseguirsi delle stagioni il giardino cambia aspetto. In questo splendido video della Fondazione Monet, si tinge dei colori tipici dell’autunno: rosso, arancione e giallo.
Il giardino dei fiori di Monet
Entrando nel giardino incontrerete prima il giardino dei fiori detto clos normand alle spalle del quale si erge l’inconfondibile facciata rosa e verde della casa di Monet.
L’artista ha utilizzato tutta la sua conoscenza pittorica per creare dei punti di vista che mettano in risalto la casa lavorando anche sulle zone d’ombra e di luce. Sul lato sinistro del giardino, ha creato delle aiuole rettangolari con fiori piantati per blocchi di colore. Notevole la somiglianza ad una tavolozza d’artista, sempre colorata in tutti i mesi dell’anno, grazie ad uno studio accurato delle specie.
La vostra passeggiata sarà accompagnata da un tappeto di migliaia di fiori: tulipani, narcisi, iris, papaveri orientali, verbene, peonie, rose, campanule …
Il giardino acquatico
Continuando, al di là della ferrovia, vi troverete nella incantevole atmosfera creata da Monet per sé stesso e per i suoi ospiti: il giardino acquatico elemento caratterizzante il giardino di Claude Monet.
Negli anni immediatamente precedenti al 1900 Monet crea nella sua proprietà uno stagno, attraversato da un ramo del fiume Epte. Qui fa crescere le ninfee, pianta dei salici e, con il suggestivo espediente di un ponte giapponese, dà vita ad un vero e proprio scenario acquatico e vegetale. Per più di 25 anni diverrà il motivo principale e ben presto unico della sua ispirazione.
Il Giardino nei quadri di Monet
Nel tentativo continuo di catturare le impressioni di luce tipiche del cielo della Normandia, Monet dipinse molti quadri che avevano come soggetto questo splendido giardino. Fu immerso in questo paradiso, da lui stesso congeniato, desiderato, immaginato e realizzato, che l’artista produsse alcune delle sue più famose opere. Ritraendo questo giardino Monet ritraeva sé stesso, il posto in cui si era rinchiuso, per continuare a ricercare incessantemente, il puro gioco di colore, il puro gioco dei movimenti nella luce: il suo ortus conclusus.
I paesaggi acquatici
La sua più grande passione e la sua specialità furono proprio i paesaggi acquatici. Pensate che esiste un ciclo di circa 250 dipinti sul tema delle ninfee compiuti da Monet, la realizzazione dei quali occupò, sostanzialmente, gli ultimi trent’anni della sua produzione. Molti di questi dipinti furono creati nonostante il pittore fosse stato colpito da cataratta. A suo stesso dire, il pittore non riusciva a staccarsi da questi paesaggi di ninfee tanto che divennero quasi una sua ossessione.
Riguardo alle sue “ninfee rosa” Marcel Proust, grande estimatore di Monet, sosteneva che dessero la sensazione di essere fiori sbocciati in cielo. Questo perché nel quado non c’è la percezione del sopra e del sotto e ciò trasmette una sensazione di sospensione assoluta. Quadri di questo genere, senza cielo né terra, fatti di riflessi, di paesaggio pieno, non c’erano ancora stati nella storia europea della pittura. Anche in questo guardare oltre Monet era Maestro. Con questo quadro Monet sancisce il ritorno di due colori che gli artisti di quell’epoca avevano un po’ demonizzato: il rosa e l’azzurro, colori che Monet riesce a riscattare completamente.
Il ponte giapponese
Sullo stagno delle ninfee viene costruito il ponte giapponese, tema che gli deriva dalla sua passione per l’arte di quel paese. Monet infatti è collezionista di statue giapponesi ed estimatore del tema delle ninfee che in Giappone ha una connotazione puramente decorativa. Il giardino oggi è famoso anche per il ponte giapponese.
Il ponte si fa sostegno per una straordinaria fioritura di glicine, sullo stagno piovono i rami dei salici piangenti, si specchiano gli iris e gli agapanti, i glicini bianchi e lilla. Nel quadro Il ponte giapponese. Tutto questo paesaggio riflesso si confonde, le pennellate si fanno dense e pesanti. Nelle ultime interpretazioni della passerella giapponese Monet ha già problemi alla vista ma questo non gli impedisce di far filtrare la luce. Non viene intaccata la leggerezza del dipinto, ma fissa l’impressione fuggevole della luce, è l’impressione che sovrasta tutto.
La casa di Monet
Claude Monet visse nella casa di Giverny per quarantatré anni, da 1883 al 1926, insieme alla sua famiglia ed ai suoi 8 figli. La visita alla casa museo regala un altro momento magico; l’arredamento delle stanze è originale benché restaurato.
Al piano terra è possibile visitare la stanza-salotto, il primo studio di Monet, la sala da pranzo e la cucina. Si può inoltre ammirare l’esposizione della sua eccezionale collezione di stampe giapponesi nella sala da pranzo sulle pareti gialle, stanza nella quale anche i mobili sono dipinti di giallo: scelta piuttosto moderna per l’epoca. Bellissima anche la cucina, con le sue piastrelle blu Rouen e gli utensili di rame.
Al primo piano si può visitare l’appartamento privato, le camere da letto e il guardaroba. Potrete affacciarvi dalle finestre che sovrastano il giardino e godere di un a vista privilegiata da cui ammirare i colori e fare qualche foto prima di scendere nuovamente al piano terra.
Informazioni utili
Orari per la visita e biglietti
Vi suggerisco di acquistare i biglietti su internet e di recarvi sul posto all’apertura, la mattina, perché le ore centrali sono le più affollate. Vi basterà stamparli e portarli con voi, in questo modo potrete evitare la fila alla cassa e avrete un accesso privilegiato presso l’entrata dei gruppi. Concedetevi il tempo di visitare con calma sia la casa che il giardino del celebre Pittore, ne varrà la pena. Sul sito della Fondation Monet , alla voce informazioni, potete comprare il biglietto. I prezzi sono contenuti: 9.50 € tariffa intera e 5.50 € per la tariffa ridotta bambini e studenti. La casa e il giardino sono aperti al pubblico dal 24 Marzo al 1 di Novembre inclusi a partire dalle 9.30 del mattino fino alle 18.00, l’ultima visita possibile è alle 17.30. Gli amici animali non sono ammessi.
Dove si trova il giardino di Monet e come si raggiunge
Giverny si trova nel nord della Francia, in Normandia, a soli 45 minuti da Parigi.
Se siete in macchina vi potete avvalere di un navigatore , basterà inserire, come destinazione, Fondation Claude Monet, se usate google maps ecco i riferimenti:
In treno da Parigi sono solo 45 minuti di tragitto, dalla Gare Saint Lazare scendete alla Stazione Vernon. Una volta a Vernon potete decidere di affittare una bicicletta (sono solo 4 chilometri), prendere un taxi oppure approfittare del bus-navetta.
Dove parcheggiare
Se siete in macchina vi conviene sfruttare l’ampio parcheggio gratuito vicino al museo dal quale, seguendo la segnaletica, in meno di 10 minuti a piedi, arriverete all’ingresso della casa e del giardino.
Riaovertherain
Seguite il link invece se volete leggere altri miei articoli e in particolar modo del viaggio a Lanzarote al Mirador del Rio.
11 Comments
Salve! Grazie mi ha fatto conoscere una parte mai visitata e che, a dire il vero, mai presa in considerazione come meta di viaggio fino a questo momento… una descrizione dei luoghi molto fluida, scorrevole, piena di colori… mi ha fatto venir voglia di partire subito per vivere veramente tutte le sensazioni provate durante la lettura!
Grazie davvero Alessandra,
auguro buon viaggio anche a lei!
Sono sicura che rimarrà piacevolmente colpita da questo luogo così speciale.
Amo Arte e Natura e da tempo ho in programma un viaggio in Normandia, con questo meraviglioso resoconto mi avete convinto a far le valigie.
grazie Daniele, ne sono felice.
Ti auguro buon viaggio!
Articolo molto bello chiaro e esplicativo. Sembra di camminare circondati dal calore e dal profumo di questo paesaggio incantato. Complimenti … ad maiore
Grazie Mariangela,
credimi, è davvero un luogo suggestivo, mi è rimasto nel cuore.
Sublime…sembra di entrare nel mondo fatato di questo meraviglioso artista che ancora incanta il mondo con le sue opere d’arte, colme di materia e colore, così come è stata la sua vita.
Pienamente d’accordo, visto il suo commento le consiglio di non farsi sfuggire l’opportunità di vivere quest’incredibile esperienza sulle orme degli impressionisti.
…il desiderio di visitare queste “tele” viventi…si è subito manifestato, come mi sono collegato a questo interessante sito. Sarà sicuramente una delle mie prossime mete.
Grazie di avermelo fatto scoprire.
Salve, l’articolo è molto interessante, mi sa dire se i prezzi sono aggiornati? vorrei andarci a giugno, me lo consiglia come periodo?
Grazie
Buonasera Mario,
giugno è sicuramente un mese splendido per visitare il giardino di Monet. In piena fioritura, ma ancora lontano dalle settimane del grande turismo estivo.
Prezzi e orari sono aggiornati secondo il calendario della Fondazione Monet, di cui comunque trova riferimento nell’articolo stesso.
Buon viaggio, sono sicura che ne rimarrà entusiasta.